Il “tasso di fruizione” delle diverse forme di spettacolo vede la televisione di gran lunga in testa come il canale più utilizzato dal pubblico. Gli spettacoli dal vivo (spettacoli musicali e teatrali) sono molto indietro, anche se la bassa percentuale deve essere valutata anche tenendo conto che spesso si tratta di spettacoli a pagamento.

Il cinema, pur con oscillazioni annuali in più o in meno, rimane in una posizione intermedia (circa il 50% degli italiani lo utilizza come canale di intrattenimento). Malgrado ciò, è importante evidenziare come la maggior parte dei lavoratori dello spettacolo sia occupato nell’area degli spettacoli dal vivo.  
Il settore

Il settore dello spettacolo comprende l’insieme di attività relative a tutte le fasi di realizzazione di opere di intrattenimento, attraverso l’utilizzo dei differenti canali di comunicazione/rappresentazione (cinema, televisione, radio, teatro… ).

Gli ambiti di attività del settore possono essere identificati in base allo strumento (canale) utilizzato per la rappresentazione del prodotto finale:

  • cinema: produzione, distribuzione e proiezione di film o prodotti audiovisivi;
  • televisione: produzione di contenuti la cui diffusione visiva e sonora avviene in tempo reale o in differita;
  • radio: produzione di contenuti sonori in tempo reale o differita;
  • spettacoli dal vivo: la prosa, l’opera, la danza, i concerti musicali e simili. Si tratta di una tipologia di rappresentazione la cui produzione e consumo avvengono contemporaneamente, attraverso il diretto contatto con il pubblico;
  • fotografia: stabilizzazione di immagini attraverso l’utilizzo di supporti analogici o digitali. In campo televisivo o cinematografico la fotografia svolge un ruolo di primo piano nella fase di produzione dell’opera visiva o audiovisiva.
Generalmente, per la realizzazione di prodotti audiovisivi, si individuano tre fasi:
  • la pre-produzione: ideazione, progettazione, definizione del budget, pianificazione artistica, tecnica e logistica;
  • la produzione: realizzazione esecutiva del progetto;
  • la post-produzione: trattamento finale dell’opera per rendere il prodotto pronto alla distribuzione.
Negli spettacoli dal vivo esistono solamente due fasi: la pre-produzione e la produzione (rappresentazione dal vivo del progetto). Non può essere logicamente contemplata una fase di post-produzione. Molti spettacoli dal vivo possono però essere registrati e divenire a loro volta prodotti audiovisivi destinati ad un pubblico più vasto (registrazioni per la televisione, cd, dvd…).
Nel settore dello spettacolo possiamo individuare profili professionali che vanno dall’attore, dallo sceneggiatore e dal regista per arrivare alle figure tecniche che si occupano degli allestimenti e delle fasi di post-produzione.
Per lavorare in questo settore (a qualsiasi livello), è necessario essere in possesso di capacità comunicative, di propensione all’innovazione e creatività. Inoltre, trattandosi di realizzazioni dedicate a un pubblico più o meno vasto è importante lavorare orientati alle esigenze dei potenziali spettatori o ascoltatori (orientamento al cliente/utente). 
Oltre a queste competenze di base comuni, ciascuna figura professionale dell’area deve possedere proprie specifiche competenze tecniche e saper utilizzare adeguati strumenti di lavoro.

 

I settori che si possono considerare affini allo spettacolo sono il settore dei beni culturali, il settore della comunicazione e il settore informatica & telecomunicazioni.

Le figure professionali