Se osserviamo le serie storiche relative ai servizi di informazione e comunicazione, si può notare un trend altalenante in termini di fatturato. L’inizio degli anni 2000 hanno visto una costante crescita e sviluppo del settore; crescita che ha raggiunto il suo apice nel 2006. A partire da quell’anno si è assistito a una leggera inversione di tendenza, che vede il settore dell’informazione e della comunicazione perdere alcune “quote di mercato”. Attualmente l’area è regredita ai livelli di fatturato precedenti all’anno 2005.

Il settore

Quando si parla di “comunicazione” ci si riferisce ad una moltitudine di attività e, di conseguenza, di profili professionali che si occupano della divulgazione di contenuti diversi con finalità differenti utilizzando tutti i canali possibili (scritto, sonoro e visivo). 

Il settore della comunicazione è caratterizzato da quattro principali ambiti di attività:

  • l’editoria: attività legate al giornalismo attraverso l’utilizzo di differenti mezzi di comunicazione (giornali, televisione, radio, internet e simili); attività editoriali “pure” (attività delle Case editrici, ricerca autori, redazione e ricerca iconografica); attività industriali (attività delle aziende grafiche – composizione, impaginazione, fotolito, stampa e legatura);
  • le agenzie di informazione e gli uffici stampa; la pubblicità: attività connesse all’elaborazione dei contenuti pubblicitari, all’ideazione dei layout e alla loro diffusione tramite l’utilizzo di diversi canali (stampa, radio e tv, cinema, internet, affissioni…);
  • le pubbliche relazioni: in una qualsiasi organizzazione, pubblica o privata, attività associate alle relazioni con l’esterno (comunicazione esterna) o alle relazioni interne tra i diversi settori aziendali, specie nelle aziende di grandi dimensioni (comunicazione interna);
  • la comunicazione audiovisiva: produzione discografica, multimediale e di supporti video.

È importante sottolineare come il settore della comunicazione sia fortemente influenzato dalla diffusione di nuove tecnologie. Lo sviluppo di nuovi e sempre differenti canali comunicativi sta causando una continua ristrutturazione degli ambiti professionali e imprenditoriali del settore.

La comunicazione comprende profili professionali che vanno dall’ideatore di campagne di comunicazione, al tecnico in grado di utilizzare le tecnologie per la diffusione dei contenuti, all’operaio specializzato nella stampa e nella rilegatura. Generalmente si tratta di figure con un livello medio/alto di specializzazione. Per lavorare nel settore è necessario possedere buone capacità comunicative, relazionali e di orientamento al cliente (per coloro che operano a stretto contatto con clienti/utenti). Ad esclusione delle figure più strettamente tecnico-operative , è importante possedere creatività e capacità di lavoro in gruppo. Risulta fondamentale, infine, essere aggiornati sulle novità tecnologiche e sui canali di comunicazione più diffusi. Oltre a queste competenze di base comuni, ciascuna figura professionale dell’area deve naturalmente possedere proprie specifiche competenze tecniche.

Il settore della comunicazione coinvolge moltissime imprese pubbliche o private. Ogni organizzazione di qualsiasi settore produttivo ha l’esigenza di comunicare; per questo motivo la comunicazione è un’area che si può considerare trasversale a quasi tutti i settori produttivi.

Le figure professionali