In Italia la spesa sanitaria complessiva è per la maggior parte a carico del Servizio Sanitario Nazionale (più del 75%), mentre la restante percentuale (meno del 25%) è a carico di privati.

Il Servizio Sanitario Nazionale, finanziato dal prelievo fiscale regionale e dal Fondo Sanitario Nazionale, rappresenta poco più del 6% del Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano, mentre la spesa sanitaria a carico delle famiglie è pari a una percentuale di poco inferiore al 2% del PIL. È importante evidenziare come, negli ultimi anni, le spese legate alla sanità (sia la spesa pubblica, sia quella delle famiglie) siano aumentate considerevolmente. Ciò è da imputarsi, oltre ad un oggettivo aumento dei costi connessi all’erogazione del servizio, alla crescita della domanda di assistenza dovuta all’allungamento della durata media della vita dei cittadini. L’aumento della domanda di “salute” da parte dei cittadini ha favorito lo sviluppo di metodologie di cura e di prevenzione alternative al sistema sanitario nazionale tradizionale, incentivando l'”industria del benessere” in tutte le sue sfaccettature.

Il settore

 Il settore della sanità comprende l’insieme di attività, strutture e servizi destinati alla promozione, al mantenimento e alla cura della salute. I servizi sanitari e socio-sanitari possono essere erogati sia dal enti pubblici sia da enti privati.
Parallelamente al settore della sanità negli ultimi anni si sono sviluppate attività collegate alla promozione del benessere psico-fisico delle persone attraverso l’esercizio di pratiche non necessariamente mediche.

Il settore della sanità comprende l’erogazione di servizi socio-sanitari attraverso: 

  • prestazioni sanitarie a rilevanza sociale erogate dalle ASL
  • prestazioni sociali a rilevanza sanitaria di competenza dei Comuni
  • prestazioni sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria
Le professioni del settore vengono suddivise in professioni sanitarie mediche e professioni sanitarie non mediche.  
L’offerta di servizi sanitari e socio-sanitari avviene nell’ambito di varie strutture pubbliche o private come ospedali (pubblici e privati), ASL, case di cura e strutture sanitarie non ospedaliere (ambulatori, laboratori, strutture residenziali e semi-residenziali).
Le attività connesse al conseguimento, al mantenimento o al recupero del benessere sono molto varie e di difficile definizione. Generalmente si tratta di attività collegate a centri benessere, centri olistici, di fitness, beauty farm, erboristerie, naturopati e simili.
Il settore sanità & benessere coinvolge profili professionali che richiedono generalmente livelli di specializzazione medio/alti.
Trattandosi di attività collegate all’erogazione di servizi dedicati alla salute delle persone, è importante possedere competenze relazionali, capacità di ascolto e orientamento al cliente/utente (soprattutto per coloro che operano a stretto contatto con l’utenza).
Oltre a queste competenze di base comuni, ciascuna figura professionale dell’area deve possedere proprie specifiche competenze tecniche e saper utilizzare adeguati strumenti di lavoro.

I settori “vicini” alla sanità & benessere, per competenze e tipologia di attività svolta, sono il settore della chimica & farmaceutica e il settore dei servizi alla persona.
 

Le figure professionali